Il cartongesso, essendo un materiale da costruzione, è uno dei materiali più usati nell’edilizia leggera, sia per la velocità di applicazione, sia per le sue qualità termoacustiche, ignifughe e idrorepellenti.
Di solito le pareti in cartongesso hanno un spessore di 8-10 cm, formato da due lastre esterne di cartongesso e da un intercapedine riempita di solito da materiale isolante e/o fonoassorbente. I pannelli in cartongesso sono flessibili a vari utilizzi, dalle pareti divisorie , alle contropareti, fino ai controsoffitti. Esse sono costituite da un nucleo di solfato di calcio disidratato ( gesso), contenuto tra due facce di cartone. Diversamente, esistono anche lastre da esterni a base gesso, come l’AcquaBoard, ideali per realizzare facciate o piano pilot o per applicazioni in ambienti con un elevata umidità. I soffitti in cartongesso offrono molti vantaggi, permettendo di ottenere variazioni di superfici e volumi che valorizzano l’ambiente.
Essa si rivela molto utile se si deve installare un impianto di climatizzazione canalizzato o come metodo di finitura alternativo a intonacatura e rasatura delle solette, in caso di illuminazione con faretti o simili. In quest’ultimo caso il ribassamento è una scelta voluta, ottenendo così delle velette, angoli, rialti e cornici perimetrali.
Esiste inoltre il controsoffitto in fibra minerale, costituito da un ‘orditura di sostegno metallica a vista o nascosta, bloccata al soffitto, dove vengono posizionati i pannelli in fibra minerale. Questi possono essere decorati e verniciati e sono costituiti da lana di roccia, perlite, cellulosa e leganti. Questo tipo di controsoffitto si presta a diverse lavorazioni e sono ideali per la realizzazione di controsoffitti in ambienti con umidità, affollati e rumorosi. Il controsoffitto in fibra minerale contribuisce inoltre alla diminuzione del volume da riscaldare con un netto risparmio in termini di produzione di calore e climatizzazione.